Vorrei aprire una discussione sulla vera utilità dei certificati medici richiesti per fare attività sportiva. Qui per informarsi sulla normativa: Decreto 18 febbraio 1982 - Attività agonistica Decreto "Balduzzi" 24 aprile 2013 Linee Guida MinSal per l'attività non agonistica 8 agosto 2014 TL;DR: In Italia si può praticare sport a tre livelli: Ludico Motorio (amatoriale): Il livello meno impegnativo praticato da associazioni non sportive (non affiliate al CONI) oppure praticato in proprio dall'atleta. Può essere un'attività continuativa/ripetitiva (e. g. corso di nuoto di 10 lezioni organizzato dal villaggio turistico) o occasionale (e. escursione "visita la pineta" organizzata dalla Pro Loco). Nel caso di attività praticata occasionalmente (oppure ripetitiva ma con un ridotto impegno cardiovascolare come un corso di ginnastica per anziani) non è necessario alcun tipo di certificazione. Nel caso di attività continuativa serve un certificato ludico motorio rilasciato dal medico di base o dal pediatra senza la necessità di esami particolari.
Si aggiungono i partecipanti dei Giochi Sportivi Studenteschi (esclusi quelli che partecipano alla fase nazionale - che sono agonisti). Il certificato vale per tutti gli sport, ha validità annuale e viene rilasciato dal medico di base dopo aver fatto un ECG a riposo almeno una volta nella vita (uno all'anno per alcuni). Il certificato è a pagamento, con eccezione per chi deve partecipare ad attività scolastiche. Tutti i certificati devono essere conservati presso l'associazione dove cui si fa attività sportiva. A mio parere la situazione attuale è un'inutile burocrazia e a volte è perfino controproducente. Iniziamo con il valutare l'effettiva utilità dei certificati: il dottore valuta che in quel momento stai bene, ma potresti benissimo avere un infarto di lì a 6 mesi. Tralasciando alcuni sport particolari che hanno esami specifici (e. nel pugilato devi fare valutazioni neurologiche periodiche e l'utilità è evidente) la maggior parte delle volte l'unica cosa a cui servono questi certificati è l'individuazione di patologie cardiache che potrebbero peggiorare praticando attività fisica.
In più i dati sanitari sono sensibili quindi devi stare attento a come gestirli (soprattutto oggi che vanno di moda i gestionali online... In Italia l'associazione presso cui fai attività sportiva è responsabile nel verificare che tu abbia i requisiti fisici per farla (= deve chiedere i certificati medici). Nel resto del mondo sei tu responsabile per te stesso (eccetto pochissimi paesi come la Francia). Se tu sei un over 70 con qualche problemino cardiaco ma ti piace correre (lo fai da una vita) devi aver il diritto di continuare a farlo. È come se il tabaccaio dovesse chiedere un certificato che attesti che non hai problemi ai polmoni quando ti vende le sigarette. Oppure come se in pasticceria devono chiedere (e archiviare) il tuo certificato che attesta che tu non sei diabetico (citazione obbligatoria: la scena finale de "La grande abbuffata"). Chi fa sport sta già facendo prevenzione della salute, non mettiamogli bastoni fra le ruote! Anche dal punto di vista economico: uno vuole provare a fare un nuovo sport... taaac, subito 30€ per il certificato non agonistico (senza il quale non potrebbero nemmeno farti vedere la palestra/campo).
Poi magari anche a 30, 60... dipende dai fondi disponibili e dalla volontà di trovarli (la visita medico sportiva in media viene sui 50€... poco più del ticket. Alla fin fine questi screening potrebbero pagarsi da soli). Per la pratica sportiva se vogliamo che le associazioni continuino a verificare chi può fare sport e chi no diventerebbe tutto più semplice: gli agonisti si fanno comunque la loro visita annuale, tutti gli altri se vogliono fare sport potrebbero mostrare la tessera sanitaria (che avrebbe la funzione di "certificato permanente" dove vengono riportate patologie e controindicazioni). Ma in tal caso lo stesso dovrebbe essere applicato ai tabacchini e alle pasticcerie. Morale: attenti quando giocate a scacchi che se non avete fatto l'ECG a riposo e l'esame delle urine rischiate grosso!
Il certificato vale per tutti gli sport, è a pagamento e dura uno o due anni (in base a quanto sei messo male). Agonistico: Il livello più impegnativo praticato all'interno di federazioni (FSN o DSA) affiliate al CONI. Ogni federazione decide quali sono le categorie agonistiche. Si aggiungono i partecipanti alle fasi nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi organizzati dal MIUR. Per praticare attività agonistica serve un certificato rilasciato da un medico dello sport dopo aver fatto una serie di esami obbligatori a seconda dello sport (solitamente urine, ECG a riposo e dopo sforzo e spirografia. Per alcuni sport audiometria, neurologico, EEG... ). Il certificato (con gli esami richiesti) è gratuito per i minorenni (regolarmente tesserati a una federazione), a pagamento per gli altri. Ha validità annuale (tranne per alcune discipline come per gli scacchi dove è biennale. Sì, bisogna fare l'ECG anche per giocare a scacchi). Non Agonistico: Tutta l'attività svolta all'interno delle federazioni che non sia considerata agonistica (e. le categorie sotto un limite d'età che varia da sport a sport... solitamente intorno ai 12 anni).