Ora il Giardino è il degno completamento alle emozioni della visita al Parco Archeologico, una totale delizia per i cinque sensi: dal profumo delle zagare al sapore delle mandorle, dall'argento degli ulivi all'umido della terra, al lieve rumore di sottofondo dell'acqua che scorre costante. Informazioni sullo stato della conservazione Prima dell'intervento del FAI il Giardino era in uno stato di forte degrado, causato dal totale abbandono e dalla mancanza d'acqua. Un terzo degli agrumi erano secchi o mancanti e gli alberi erano seriamente compromessi dagli attacchi di numerosi parassiti e ricoperti da una fitta trama di rovi, che aveva provocato lo strozzamento delle piante. I mandorli sui pendii erano quasi tutti morti per la siccità, i parassiti o distrutti dagli incendi, e i pochi sopravvissuti presentavano i segni di un'irreversibile senescenza. Gli antichi olivi non erano più produttivi e il terreno, un tempo coltivato, era stato invaso e colonzzato da una densa vegetazione arbustiva ed erbacea.
con DJ BITING DOMINGO Musica: Lounge, Reggae, Acid Jazz, Funky 24, 00 – Chiusura manifestazione Durante la manifestazione sarà attivo un punto di ristoro gestito da Pescheria Sapore di Mare di Fabio Russo, Aragona, dove si potranno acquistare arancine con sei diversi ripieni di pesce, polpo bollito, acqua e bibite. Per i partecipanti alla manifestazione, a partire dalle ore 19, 00, è previsto l'ingresso gratuito al Parco della Valle dei Templi solo dall'accesso di Porta Quinta, dove si potranno lasciare le auto nel parcheggio custodito di Sant'Anna. Quote di partecipazione: Ingresso spettacoli e visita guidata del Giardino Adulti: Euro 10, 00 Residenti Sicilia: Euro 8, 00 Ridotto (Iscritti FAI e Ragazzi 5-17 anni): Euro 5, 00 Biglietto Famiglia (2 adulti + fino a 4 bambini): Euro 20, 00 Escursione guidata in Ipogeo: supplemento Euro 10, 00 GRATUITO per chi si iscrive al FAI il giorno della manifestazione. Informazioni e prenotazione escursione Ipogei presso la biglietteria del Giardino della Kolymbethra tel. 335-1229042, tutti i giorni dalle ore 9, 30 alle ore 18.
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Ulivi "saraceni". Sicilia Film Commission Disponibilità elettrica: SÌ Disponibilità acqua: SÌ Bagni: SÌ Accesso Carrabile: SÌ Set già utilizzato: SÌ Utilizziamo i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei visitatori. Proseguendo nella navigazione di questo sito si acconsente all'uso dei cookie. Continua Per saperne di più, è possibile consultare la nostra informativa sulla privacy e i cookie
Diodoro Siculo, il primo a lasciarci, nella sua monumentale opera sulla storia universale, del I secolo a. C., una testimonianza scritta del luogo, racconta di una sontuosa 'piscina': " in essa vennero condotte le acque dei fiumi e delle sorgenti, diventando così un vivaio di pesci... e poiché moltissimi cigni volavano giù verso di essa, la sua vista era una delizia. Ma in seguito, trascurata, venne ostruita, e infine... gli abitanti trasformarono tutta la regione, che era fertile, in terreno piantato a viti, e densa di alberi di ogni tipo... ". Poi, per secoli, non si hanno avuto più notizie. Bisogna arrivare al XII secolo per apprendere, da fonti storiche, che nella valle vi si coltivava la canna da zucchero. Nel XV secolo la proprietà della Kolymbethra passò alla chiesa e da allora l'area iniziò ad essere sfruttata sistematicamente per la produzione di ortaggi e frutta. In questo periodo vi si impiantarono numerosi alberi, soprattutto agrumi da cui deriva la denominazione "giardino", dall'usanza diffusa in Sicilia di chiamare jardinu le piantagioni di agrumi.
L'enorme piscina ricopre nel tempo il ruolo di peschiera, mentre il rigoglioso giardino diventa prima orto e frutteto, poi canneto, infine, tra il Sette e Ottocento, agrumeto; l'incredibile sistema di vasche è sfruttato ancora oggi per la coltivazione. Soltanto nel secolo scorso il giardino soffre di un degrado apparentemente senza ritorno, ma l'affidamento al FAI nel 1999 lo salva e lo riporta allo splendore che oggi possiamo ammirare. Il giardino oggi Il profumatissimo agrumeto, con i limoni, gli aranci e i mandarini di varietà antiche, occupa una parte rilevante dei cinque ettari del territorio della Kolymbethra. Ma altre aree specifiche lo affiancano: mirti e ginestre, euforbia e lentisco sprigionano inebrianti sentori nella zona dedicata alla macchia mediterranea. Nel mandorleto-oliveto sviluppato su ampi terrazzamenti, le due specie di piante, dominanti nella regione dei Templi, sono poste in file alternate tra loro; spiccano i giganteschi olivi saraceni. Meno estese, ma molto interessanti sono le due zone dedicate alla vegetazione ripariale e a quella rupestre.
Al Giardino della Kolymbethra, domenica, una grande festa dedicata alla Comunità delle Città del mondo che si incontrano alla Farm Cultural Park di Favara. A conclusione di un'intensa settimana di confronti, discussioni, eventi artistici e culturali di grande interesse, la Comunità internazionale attiva alla FARM sarà accolta al Giardino della Kolymbethra per conoscerne la storia, iniziata vent'anni fa, e godere della bellezza della nostra Terra di Sicilia che qui vive una delle sue massime espressioni. Counteless Cities, la Biennale delle Città del Mondo" animerà la Farm Cultural Park di Favara dal 28 giugno al 27 ottobre prossimi. Fotografi, artisti, architetti e creativi provenienti da oltre 20 città di tutti i continenti, con diversi approcci e linguaggi, racconteranno le comunità urbane del mondo e le idee innovative che contribuiscono a renderle diverse. Sempre di più la FARM diventa luogo di scambio di esperienze, passioni ed idee innovative che aggrega una comunità senza frontiere capace di ispirare un futuro nuovo e possibile per l'intera umanità, oltre che per il pianeta su cui fonda la propria esistenza.