Cotechino in pasta fillo Servire il cotechino è una tradizione del cenone di fine anno o del pranzo di Capodanno. Ogni anno è bello presentarlo in tavola sempre con una ricetta... Cotechino in crosta Il cotechino in crosta è un modo alternativo per presentare a tavola il cotechino con le lenticchie. Piatto tipico per il cenone di Capodanno, il... Cotechino e lenticchie Cotechino e lenticchie è un piatto che non può mancare nel menu del Cenone di Capodanno, visto che si tratta della combinazione di due cibi di buon augurio.... Lenticchie coi wurstel Ecco una ricetta per Capodanno, per offrire le tradizionali lenticchie insieme ai wurstel invece del solito cotechino.
Dopo aver cotto il cotechino come su spiegato, cuocete in acqua le lenticchie e, una volta pronte e scolate, conditele con sale, rosmarino ed olio. Intanto preparate la polenta, fatela raffreddare e con un tagliapasta formate tante tartine che griglierete su una piastra bollente cosparsa con un filo d'olio. Una volta pronte le tartine, farcitele per metà con il cotechino e per l'altra metà di lenticchie. Aggiungete qualche foglia di rosmarino e portate in tavola. Come conservarlo Il cotechino venduto sottovuoto può essere conservato a lungo e lo si evince dalle lunghe scadenze riportate direttamente sulle singole confezioni. Una volta aperto però, lo stesso cotechino, potrà essere mantenuto in frigorifero per un massimo di 4-5 giorni oppure in freezer per un tempo decisamente più lungo. Una volta congelato dovrà essere ripreso il giorno prima in cui vorremmo utilizzarlo, così da lasciargli tutto il tempo necessario allo scongelamento che dovrà avvenire lentamente in un ripiano del frigorifero.
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L'accompagnamento classico è con il purè di patate. È prevista anche la sua commercializzazione da cotto, inserito in appositi contenitori, in grado di sopportare il riscaldamento. Consorzio dei produttori CONSORZIO ZAMPONE MODENA COTECHINO MODENA presso ASSICA Strada 4, Pal. Q8, Milanofiori 20089 Rozzano (MI) Cotechino di Modena IGP con polenta e lenticchie (foto Wikipedia) Disciplinare di produzione Articolo 1. Denominazione. L'indicazione geografica protesa «Cotechino Modena» è riservata al prodotto di salumeria che risponde alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. Articolo 2. Zona di produzione. Il «Cotechino Modena» viene ottenuto nella zona tradizionale di elaborazione geograficamente individuata nell'interno territorio delle seguenti province italiane: Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì, Bologna, Reggio- Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo. Articolo 3.
Per quanto riguarda il contenuto sia del cotechino che dello zampone, la ricetta è cambiata molto nel corso dei secoli, e ancora oggi ne esistono parecchie versioni, ma generalmente la composizione è sempre stata di carne di maiale, di solito un misto di cotenna e parte magra, con aggiunta di spezie. Cotechino e zampone sono il tipico secondo piatto di Capodanno, ma da dove è nata questa tradizione? In realtà questa consuetudine è strettamente legata al fatto che - almeno in Italia - la macellazione del maiale avviene tradizionalmente proprio all'inizio dell'inverno, quindi dal mese di dicembre in poi, per la precisione a partire da Santa Lucia (13 dicembre) quando il freddo secco permette agli insaccati di essiccare meglio. Le prime preparazioni a base di carne di maiale si consumano quindi per le feste. Come abbiamo già spiegato raccontando la storia del cotechino e dello zampone la differenza sostanziale sta nell'involucro. Quello del cotechino è infatti budello, mentre quello dello zampone è la pelle delle zampe anteriori del maiale.