Come si calcola lo scorporo dell'IVA? Avete capito quindi cos'è lo scorporo IVA e a cosa serve? Si tratta di un'operazione molto importante soprattutto per le imprese, per le quali è utile conoscere il valore dell'IVA in un'operazione di acquisto da altre imprese (per l'impresa l'IVA non è un costo ma una posta di natura finanziaria: debito sulle vendite e credito sugli acquisti). Come effettuare il calcolo dell'IVA conoscendo il prezzo di un bene? Il calcolo è semplice e appartiene alla famiglia dei riparti e delle proporzioni. Si tratta, per essere precisi come il nostro professore di matematica a scuola ci avrebbe consigliato, di un " calcolo percentuale sopra 100 ". La base di partenza è la proporzione fondamentale: 100: r = S: P dove: r= tasso da applicare, in questo caso l'aliquota IVA di riferimento; S= somma sulla quale viene calcolata la percentuale; P= valore percentuale totale. In base alla cosiddetta proprietà del comporre, che afferma che il 1° termine sta alla somma del 1° e del 2° come il 3° termine sta alla somma del 3° e del 4°, può essere derivata la seguente proporzione: 100: (100+r) = S: (S+P) E' questa la formula fondamentale che sta alla base dello scorporo IVA.
Clicca su Prospetto di calcolo Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi Nel prospetto di calcolo sono evidenziati: la decorrenza della disoccupazione Naspi; il numero totale dei giorni spettanti; il numero delle settimane di contribuzione dell'ultimo quadriennio dopo l'ultima prestazione di disoccupazione. Nella sezione 4 sono riportati i dati retributivi e l'importo erogabile della prestazione. Si sommano le retribuzione imponibili, indicate anche nell'estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e si divide per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio. In seguito si calcola la retribuzione lorda media mensile sempre dell'ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 diviso il numero delle settimane lavoratore e moltiplicate per 4. 33, che rappresenta la media delle settimane contenute in un mese. L'importo lordo mensile è pari al 75% della retribuzione media mensile, nel caso in cui tale retribuzione sia pari o inferiore all'importo di € 1.
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Calcolo scorporo IVA: un esempio numerico Come scorporare, quindi, l'IVA da un prezzo totale? Per lo scorporo dell'IVA occorre comprendere il meccanismo sopra esposto, se non altro per capire le basi su cui si fonda il calcolo. Proviamo ora a fare un esempio numerico per verificare se è chiaro come calcolare lo scorporo dell'IVA. Si ipotizzi, a titolo di esempio, di aver acquistato una calcolatrice a 20 euro IVA inclusa e di sapere che l'aliquota IVA sulle calcolatrici è il 22%. Come scorporare l'IVA? Riprendendo la proporzione precedente si può procedere come segue: 100: (100+22) = S: (20) L'incognita in questo caso è rappresentata da S ovvero dal prezzo senza IVA: S = (100*20)/122 = 16, 40 euro Il prezzo della calcolatrice senza IVA è quindi pari a 16, 40 euro; per ottenere l'IVA si può procedere in due modi: fare la differenza tra l'importo ottenuto ed il prezzo totale; calcolare l'aliquota IVA sull'importo ottenuto. Per semplicità e velocità di calcolo dello scorporo IVA lo stesso risultato si può ottenere dividendo il prezzo IVA inclusa per 1, 22 ovvero per 1, 04 (aliquota IVA 4%) ovvero per 1, 1 (aliquota IVA 10%).
Il terzo è territoriale, poichè le operazioni devono essere poste in essere entro il territorio dello Stato italiano. Applicazione IVA L' IVA si applica con obbligo di rivalsa su ogni operazione di cessione di beni e servizi. Ovvero, con l'obbligo, da parte del fornitore dei beni e dei servizi, di addebitarla al cliente e di versarla in seguito allo Stato come saldo tra l'IVA a debito (che è quella sulle vendite) e a credito (che è quella sugli acquisti). In fin dei conti, in seguito a tale sistema di detrazione, e al carattere "neutrale" dell'IVA, l'unico soggetto che viene inciso effettivamente dal tributo è il consumatore finale, che acquista un bene o un servizio gravato dall'IVA e non può detrarla. Aliquote IVA Oggi l' aliquota ordinaria sull'IVA è del 22%. Esistono tuttavia due aliquote ridotte, pari al 4% e al 10%, da applicarsi in alcuni settori e per alcune specifiche operazioni. In linea di massima, la maggior parte delle cessioni sarà assoggettata a un'IVA al 22%, ma alcuni beni di prima necessità, come gli alimentari, o alcuni servizi primari, come le opere sulla prima casa, scontano delle aliquote ridotte.