Allenatore: Zeman JUVENTUS: Tacconi, Carrera M., De Agostini, Reuter, Kohler, Julio Cesar, Di Canio (Galia 51), Marocchi, Schillaci (Alessio 70), Baggio R., Casiraghi. Allenatore: Trapattoni ARBITRO: Lanese ALTRE INFO: maglia Bianconera, sponsor tecnico Robe di Kappa, sponsor ufficiale Upim Minuti in vantaggio, parit� e svantaggio (Juventus): 43 - 47 - 0 Et� media formazione iniziale Juventus: 26 anni, 9 mesi, 13 giorni Gli altri contronti in stagione tra Juventus e Foggia 08/09/1991 - Campionato di Serie A - Foggia-Juventus 0-1 02/02/1992 - Campionato di Serie A - Juventus-Foggia 4-1 Guarda le statistiche della Juventus aggiornate dopo questa gara Video � Vignette Clicca sulla vignetta per ingrandirla
Tuttavia, il mèntore di quell'impresa, Artur Jorge, ha già fatto le valigie destinazione Racing Matra Parigi (non andrà benissimo), sostituito da Tomislav Ivic, che due anni prima allenava così così l'Avellino e ora è al volante dei Campioni d'Europa in carica (spoiler: farà molto bene, vincendo in un anno tutto tranne la Coppa Campioni). Per completare il quartetto serve però l'invito col botto. Nel 1987 il Real Madrid è in una fase di rinascita dopo il periodo buio di fine anni'70. Reduce da due titoli nazionali consecutivi (ne seguiranno altri tre, per una clamorosa cinquina nella seconda metà degli anni'80) e da due vittorie nella sottovalutata Coppa UEFA, le Merengues si godono i frutti di un'eccezionale nidiata di talenti provenienti dalla "cantera". Sono ben 5, il capobanda si chiama Emilio Butragueno, il "Buitre", l'avvoltoio, e questo basterà a farli passare alla storia come la Quinta del Buitre. Ma c'è di più: il presidente, Ramon Mendoza, è il primo a usare l'espressione "miedo escenico" per descrivere il clima, tra il carismatico e l'intimidatorio, che accompagna in quegli anni in Bernabeu, teatro di rimonte incredibili: per 6 volte tra il 1984 e il 1986 il Real rimonta al Bernabeu le sconfitte nella gara d'andata.
In seguito al terremoto del 1731 la cattedrale venne profondamente modificata nella sua pianta che da croce latina a tre navate, divenne a navata unica. Inoltre, in corrispondenza dell'ingresso laterale di destra fu aggiunto un campanile Barocco in linea con il rifacimento, anch'esso Barocco della parte superiore della chiesa. L'interno venne abbellito con arredi e decorazioni dei maestri napoletani. Attualmente la cattedrale presenta numerose opere di notevole interesse artistico, oltre a conservare la leggendaria Icona bizantineggiante della Madonna. Luogo da visitare di Foggia ovviamente il centro storico che ha il suo cuore in via Arpi che è un'area intorno alla quale Federico II fece costruire il suo palazzo, andato ormai perduto. Questa zona è caratterizzata da una fitta rete di vicoli, chiese antiche e palazzi nobiliari, oltre che da una serie di cunicoli e ipogei, molto interessanti, solo attualmente studiati più a fondo. Vi è la possibilità concreta di visitarli con una guida preposta allo scopo di illustrare la storia e le origini di tali costruzioni.
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Roberto Felleca, neo presidente del Foggia Calcio Tra le categorie che risentiranno maggiormente di questo momento storico, c'è sicuramente la Serie D, il primo step dopo il professionismo, ma anche quella categoria che va da apripista al "calcio maggiore". Quello che sarà è difficile dirlo, ma per provare a fare un punto della situazione, i colleghi di, hanno intervistato il presidente del Foggia Roberto Felleca. Mesi particolari quelli che stiamo vivendo. Ci sarà un futuro per l'ultimo scorcio di questo campionato? " Inizialmente, quando la situazione non era ancora drammatica, speravo in una pronta ripresa, ero anche convinto che ci fossero i presupposti, ma adesso, vedendo come si è evoluta la situazione legata al virus e il protocollo sanitario, dico che è impossibile riprendere: la Serie D non ha i mezzi finanziari per sostenerlo. I bilanci adesso sono duri, è difficile continuare ". Si aprirebbe quindi il dibattito delle promozioni e delle retrocessioni. " Noi, così come altri club tipo Palermo e Lucchese, abbiamo pagato un ingente fondo perduto per poter stare in Serie D, e, oltre a questo, abbiamo sempre disputato campionati di livello: noi siamo secondi, la C la meritiamo.
© Getty 14. 08. 1987 Meglio ricordarla così questa data.... 😕 @foggia_1920 🔴⚫️ — Gaetano Tucci (@NinniTucci) August 14, 2019 Casillo organizza così la Coppa Durum, prendendo il nome da quello che 30 anni dopo verrebbe definito da quelli bravi il "core business" della sua azienda, ovvero il grano duro, da buon re della pasta. Per il torneo invita innanzitutto la Sampdoria, che pochi mesi prima ha perso contro il Milan lo spareggio per un posto in Coppa UEFA, ma che proprio nel 1987/88 avvia un ciclo che la porterà a vincere cinque titoli nei cinque anni successivi, scudetto incluso. I doriani incassano per il disturbo un assegno da 200mila dollari USA, circa 260 milioni di lire del tempo, la stessa cifra che viene elargita al Porto. Eppure i portoghesi sono un squadra di assoluto spessore: la primavera precedente hanno vinto la Coppa dei Campioni in una drammatica finale al Prater di Vienna contro il Bayern Monaco, sconfessando un quarto della maledizione di Bela Guttmann ("Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d'Europa", ci penserà poi Mou nel 2004) e mostrando un calcio innovativo e spettacolare.
Coordinate Geografiche sistema sessagesimale 41° 27' 42, 84'' N 15° 33' 0, 36'' E sistema decimale 41, 4619° N 15, 5501° E Le coordinate geografiche sono espresse in latitudine Nord (distanza angolare dall'equatore verso Nord) e longitudine Est (distanza angolare dal meridiano di Greenwich verso Est). I valori numerici sono riportati utilizzando sia il sistema sessagesimale DMS ( Degree, Minute, Second), che il sistema decimale DD ( Decimal Degree).
Questi cunicoli servivano probabilmente ad attraversare la città velocemente e senza essere visti e, in alcuni punti, sfociavano in abitazioni o in chiese. Proprio nel centro più antico della città, un tempo, vi erano numerose osterie in cui i pellegrini diretti al santuario di San Michele, sul Gargano, che successivamente partivano per la Terrasanta, facevano tappa. Il Museo civico e Pinacoteca di Foggia presenta diverse sezioni, tutte legate al territorio, tra le quali sicuramente spicca quella archeologica con tracce della cultura neolitica del tavoliere. I reperti di maggiore interesse riguardano l'epoca dei dauni(IX - VI secolo a. C. ) Vi sono le stele daunie, che come abbiamo detto in precedenza sono delle specie di lapidi antropomorfe, ma soprattutto vi è la ceramica attraverso la quale possiamo notare i diversi periodi della storia foggiana. Dall'epoca in ci la cultura dauna non risentiva di alcuna influenza esterna e aveva sviluppato una cultura peculiare, al momento in cui appare chiaro l'ascendente del più raffinato mondo ellenico.