Con i rispettivi cursori scegliere: Il materiale e la massa del campione di metallo che poniamo nel beaker. (Il campione deve essere ricoperto da una sufficiente quantità d'acqua. ) La quantità d'acqua posta nel calorimetro e la sua temperatura iniziale. Cliccare su "reset" per inizializzare la simulazione.
La relazione tra le due unità di misura del calore è la seguente: 1 cal = 4, 186 J oppure 1 kcal = 4186 J ESERCIZIO Una massa d'acqua di 300 g e alla temperatura di 340K cede 5000 J di calore. Calcola la sua variazione di temperatura. Calcola la sua temperatura finale. T = 340K C = 5000J m = 300g ∆t =? Q = c*m*∆t ∆ t = Q /c * m = 5000J / 4186 J/kg* 0. 3 kg = 4 K La temperatura di una massa d'acqua distillata di 5 kg passa da 70° C a 40°C. Calcola la quantità di calore ceduto. Se la temperatura della stessa massa d'acqua passa da 343K A 313K, il calore ceduto sarà il medesimo? Si/No m = 5 kg T1 = 70°C Q = c*m*∆t = 4186 J/Kg * K * 5 kg *(-30 K)= -627. 900J T2 = 40°C Q =? T1 = 343 K Q = c*m*∆t = 4186 J/Kg * K * 5 kg *(-30 K)= -627. 900J T2 = 313 K Fornendo 200 cal a un blocco di oro (c = 0. 03 cal/(g*°C)) della massa di 200 g, quale variazione di temperatura si produrrà? ∆t= Q/ m* c ∆t= 200 cal/200g * c = 0. 03 cal /( g*°C) = 33. 33°C
Unità di misura del calore specifico Come detto, l'unità di misura del calore specifico - adottata dal Sistema Internazionale - è il J·kg -1 ·K -1 ovvero J/(kg·K). c s = J/(kg·K) Siccome la scala Kelvin e la scala Celsius sono entrambe scale scale centigrade e quindi la differenza di temperatura di 1°C corrisponde alla differenza di temperatura di 1K, si può ammettere per il calore specifico anche la seguente unità di misura: c s = J/(kg·°C) I calori specifici di un materiale, espressi nelle due diverse unità di misura, corrispondono numericamente; ad esempio: C s (Fe) = 450 J/(kg·°C) = 450 J/(kg·K) Spesso il calore specifico è invece espresso in J/(g·°C). Tra il calore specifico espresso in J/(kg·K) e il calore specifico espresso in J/(g·K) vale la seguente relazione: 1000 J/(kg·K) = J/(g·K) Quindi, ad esempio, il calore specifico del ferro espresso in J/(g·K) vale: C s (Fe) = 450 J/(kg·K) = 0, 450 J/(g·K) Talvolta il calore viene espresso in calorie e quindi il calore specifico può essere espresso in cal/(g·K).
Ma di quanto aumenta? La risposta è fornita dalla legge fondamentale della Calorimetria: Q = c * m * ∆T dove Q è il calore assorbito o ceduto dal corpo, m è la sua massa, ∆T è la variazione di temperatura e c è il calore specifico. Se ∆T > 0, cioè se la temperatura finale raggiunta dal corpo è maggiore della sua temperatura iniziale, allora Q > 0 cioè il corpo acquista calore. Al contrario se ∆T < 0, cioè se la temperatura finale raggiunta dal corpo è minore della sua temperatura iniziale, allora Q < 0 cioè il corpo cede calore. Scriviamo la formula inversa per determinare c: c = Q / (m * ∆T) Il calore specifico c non è altro che la quantità di calore da fornire ad un corpo avente massa di 1 kg per aumentare la sua temperatura di 1 K. L' unità di misura del calore, essendo esso una forma di energia, è il Joule (J). Ancora diffusa, come unità di misura del calore, è la caloria: la caloria è la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di un grammo di acqua distillata da 14, 5 a 15, 5 °C.
Pubblicato da Raffo in Fisica 19/01/2017 alle 18:24 | Ultima Modifica: 05/05/2020 Due corpi a temperatura diversa, messi in contatto tra loro, dopo un certo intervallo di tempo, sono in equilibrio termico, ovvero hanno la stessa temperatura (secondo il principio zero della termodinamica). Questo fenomeno avviene perché qualcosa si è trasferito dal corpo più caldo a quello più freddo. Questo qualcosa è il calore. Il passaggio di calore tra due corpi implica un aumento o una diminuzione di energia interna di ciascuno di essi. Questo passaggio di calore viene considerato positivo quando l'energia termica (o energia interna) del sistema aumenta a spese dell'energie dell'ambiente circostante ed avviene quando la temperatura dell'ambiente è maggiore di quella del sistema: T S < T A. In questo caso si dice che il calore Q è assorbito dal sistema. Se invece l'energia termica del sistema diminuisce, e quindi il passaggio di calore è negativo, l'energia viene ceduta all'ambiente circostante. Il calore non è una forma di energia, come l'energia cinetica o quella potenziale, ma è un mezzo utilizzato per trasferire l'energia fra un sistema e l'ambiente circostante a causa della differenza di temperatura che esiste tra di loro.
Misure di capacità termica a bassa temperatura ( PDF), su. Determinazione della capacità termica del calorimetro e del calore specifico dell'alluminio. ( PDF) [ collegamento interrotto], su. Controllo di autorità Thesaurus BNCF 31409 · GND ( DE) 4188854-6